Ma dove siamo, in Bulgaria? | |||
Un blitz in borghese alle 8,20 nel cortile interno del classico Virgilio, quello «di noi studenti di sinistra con l'aria fricchettona», e quattro liceali - tre minorenni e un diciottenne - finiscono nella stazione dei carabinieri per essere segnalati alla Prefettura come consumatori di droga: anche se qualcuno di loro giura di non averla nemmeno toccata, sui verbali c'è scritto che sono stati visti mentre fumavano uno spinello. Invece della solita ramanzina della professoressa di Francese, che a ricreazione gironzola fiutando l'hashish e affibbia sonore sgridate, stavolta la lezione è arrivata dai carabinieri di Porta Cavalleggeri. E il presidente del consiglio d'istituto Alessandro Figà-Talamanca annuncia un esposto del preside, Giorgio Clarizio, per chiedere se sia stato tutto regolare. Alla fine tutti liberi, ma segnalati in procura come "tossici". «Ma quali drogati, non scrivete idiozie», s'infuriano i compagni del Virgilio: «Qualche canna ce la facciamo anche a scuola, e allora? Ne conoscete una in cui non succeda? Anzi, da noi non gira coca o robaccia». Saranno pure infilzati dai piercing, avranno il look «da fricchettoni» ma sanno d'essere il futuro, professionisti e dirigenti in nuce marchiati a fuoco per uno spinello. «Ora iniziano gli scrutini... bel modo di presentarmi, e non ho dato neanche un tiro. Ma dove siamo, in Bulgaria?». Fonte: Repubblica.it
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