Sacrificare i posti di lavoro o la salute... in Bulgaria? | |||
«Questa fabbrica deve essere mantenuta o deve essere chiusa? La
mia opinione è che, a lungo termine, la si dovrà chiudere».
La vicenda delle polveri delle Acciaierie ha sollevato anche a
Bolzano un acceso dibattito sul rapporto tra lavoro e ambiente.
In altre parole: tra i due bisogna sacrificare i posti di lavoro
nelle fabbriche inquinanti o la salute (della popolazione ma
anche dei lavoratori stessi)? Su questo tema Pierluigi Gaianigo, presidente del Wwf altoatesino, anticipa alcune delle tesi della relazione che, la settimana prossima, terrà in un convegno organizzato da Rifondazione. «Ovviamente so che la chiusura delle Acciaierie manderebbe un sacco di famiglie sulla strada. Per questo parlo di "lungo termine"». Però il problema rimane: cosa fare degli operai? Ma è chiaro che prima bisogna trovare i modi per riconvertire le industrie. Purtroppo siamo molto indietro: la strada deve però essere quella della riforma fiscale, da qui non si scappa. Queste però sono soluzioni generali. Cosa si può fare, intanto, per la Zona di Bolzano? Si può iniziare dall'abbattere il non-costo dei trasporti. Parliamoci chiaro, in questo momento le Acciaierie potrebbero trasferirsi in Bulgaria: trasportare l'acciaio da lì costerebbe meno che impiantare qui un sistema di aspirazione. Come giudica la vicenda del cromo esavalente? So che nella falda ne sono arrivate quantità minime, ma comunque patogene. Dicono: Bolzano non ne risentirà. E' ovvio, perché la falda va verso sud. Gli effetti si avranno a Laives. Alto Adige, 14.03.2002
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