Le discriminazioni bulgare | |||
Egregio direttore, credo che sicuramente i valori dello smog presenti nel nostro comune siano un grosso problema per la salute di noi tutti. Non trovo giusto però che i permessi rilasciati alla circolazione siano dati a certe categorie di lavoratori e non ad altre. Per esempio il sottoscritto, che fa parte della categoria degli agenti di commercio, si è visto negare un permesso per poter svolgere il proprio lavoro, non all'interno del centro storico, ma nel tratto che porta ai caselli dell'autostrada, dato che il mio territorio di competenza è il Veneto e l'Emilia Romagna. Lei mi potrebbe dire di uscire la mattina presto e rientrare alla sera dopo il blocco ma essendo in possesso di un campionario di valore, non posso abbandonare la mia auto sul ponte del Po o del Reno. Ho notato invece che altre categorie di lavoratori, nonostante i divieti possono svolgere tranquillamente il loro lavoro. Mi riferisco per esempio agli ambulanti di piazza Travaglio che lunedì mattina hanno potuto lavorare fino alle ore 14 e poi se ne sono andati a casa. Non avrebbero dovuto restare quelli con la targa dispari fino alle 8 della sera fermi sul selciato? Penso comunque di guadagnarmi la pagnotta come loro, di pagare le tasse come loro, ma di essere un cittadino di una città dove più conta è portare danaro e consensi politici alla nostra amministrazione di stampo bulgaro.
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