![]() Foto: Hristo Lukov da un video del Congresso mondiale ebraico (WJC) Sofia: nonostante gli appelli contrari anche quest'anno si terrà la marcia neo-nazista "Lukov" 16.02.2018 Nonostante i numerosi appelli sia a livello nazionale che internazionale anche quest'anno la capitale bulgara ospiterà la manifestazione dedicata al generale filo-nazista Lukov Negli scorsi mesi il Congresso mondiale ebraico (WJC) ha promosso assieme alla organizzazione bulgara "Shalom" una petizione che ha raccolto oltre 178.000 adesioni per chiedere alle autorità bulgare di proibire la cosiddetta "Marcia Lukov" in programma sabato prossimo a Sofia. Tale manifestazione, indetta da organizzazioni neonaziste ed ultranazionaliste bulgare e giunta alla 15-esima edizione, ha lo scopo di ricordare l'uccisione nel 1943 del generale Hristo Lukov, azione attribuita alla resistenza antifascista. Comandante durante la prima guerra mondiale, ministro della difesa nel periodo 1935-38, Lukov fu acceso sostenitore delle leggi antisemite che furono adottate, sul modello della Germania nazista e dell'Italia fascista, anche in Bulgaria. Fu anche promotore e leader del movimento filo-nazista dei Legionari nel periodo 1932-43. Il fatto che il suo nome sia stato inserito in un elenco di vittime del comunismo ha causato indignazione. Lukov ha avuto un ruolo rilevante nell'influenzare le politiche antisemite dell'allora governo monarchico bulgaro che hanno permesso, all'inizio del marzo 1943, la deportazione verso i campi di sterminio nazista di 11.343 ebrei dai territori occupati dalla Bulgaria durante la seconda guerra mondiale. Il resto della popolazione ebraica scampò a questa terribile sorte grazie alla presa di posizione della società civile bulgara che si oppose alle misure repressive nei confronti dei compatrioti ebrei residenti nei confini prebellici. Quest'anno il fatto che la Bulgaria abbia assunto la presidenza semestrale della Unione Europea ha contribuito ad una maggiore attenzione a livello internazionale. La petizione del WJC è stata consegnata il 2 febbraio al primo ministro Boyko Borissov, nel corso in un incontro a cui hanno partecipato Alexander Oscar, rappresentate della associazione ebraica bulgara "Shalom" e Roger Singer, vice-presidente esecutivo del WJC. Altre voci contrarie si sono levate dal Consiglio delle comunità religiose e dal Partito socialista. Quest'anno il comune di Sofia ha promosso un convegno dal titolo "Sofia dice no all'incitamento dell'odio e all'estremismo" che ha visto la partecipazione di personalità del mondo accademico e della società civile. Il sindaco Fandukova, riferisce il sito Sofia Globe, ha ricordato durante alla conferenza, tenutasi il 15 febbraio, che per anni il comune di Sofia si è opposto alla Marcia Lukov, ma le sue ordinanze sono state annullate dal tribunale. Alexander Oscar, presidente dell'Organizzazione degli ebrei bulgari "Shalom", ha affermato che la libertà di parola non può comprendere l'incitamento all'odio: "Purtroppo, nonostante le numerose barriere legislative, l'incitamento all'odio - che per sua natura è distruttivo - continua a trovare terreno fertile in Europa, compresa la Bulgaria." "È lì, onnipresente, nei media elettronici e cartacei, nei commenti anonimi sui forum e altrove online, sui social network. Questo è inaccettabile. In una democrazia, i media devono assumersi le sue grandi responsabilità - la responsabilità non solo di essere al passo coi tempi, ma anche di difendere le tradizioni della democrazia, in modo che nessuno nella società possa violare i diritti di un altro", ha detto Oscar. Autore: Paolo Modesti ![]() Commenta questa notizia Notizie
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