![]() Cinema: "Posoki" di Stephan Komandarev al festival di Cannes 17.05.2017 Si è aperta oggi la 70sima edizione del festival cinematografico di Cannes. Nella sezione parallela "Un certain regard" è stato selezionato "Posoki - Directions" del regista bulgaro Stephan Komandarev. Proponiamo un estratto dell'articolo "Cinema: da Trento a Cannes" scritto da Nicola Falcinella per Osservatorio Balcani e Caucaso. In concorso torna alla ribalta il tedesco di famiglia turca Fatih Akin ("La sposa turca", "Soul Kitchen"), dopo il coraggioso e scombinato "Il padre" e l'on the road per adolescenti "Goodbye Berlin", curioso e passato quasi inosservato. Akin propone ora il drammatico "Aus dem Nichts - In the Fade" con Diane Krüger, Numan Acar e Ulrich Tukur. Molto atteso l'ucraino "A Gentle Creature" del grande Sergei Loznitsa, noto per "Anime nella nebbia" e "My Joy" e i documentari "Maidan" e "Austerlitz". La protagonista è una donna che vive in un villaggio russo e ha il marito in galera. Un giorno le ritorna indietro un pacco spedito al detenuto e deve scoprire il motivo. In gara anche "The Killing of a Sacred Deer", film americano (girato a Cincinnati) del greco Yorgos Lanthimos con Colin Farrell, Nicol Kidman e Alicia Silverstone. Dopo "Dogtooth", "Alpi" e "The Lobster", Lanthimos filma ancora una storia dentro una famiglia disfunzionale. Oltre all'ungherese "Jupiter's Moon" di Kornél Mondruczo e al russo "Nelyubov" di Andrei Zviagintsev ("Il ritorno"), entrambi già premiati a Cannes. Nella sezione parallela Un certain regard sono stati selezionati "Posoki - Directions" del bulgaro Stephan Komandarev (noto per "The World is big and Salvation lurks around the Corner" del 2008) e la coproduzione Germania - Bulgaria "Western" di Valeska Grisebach ("Desiderio") su un cantiere tedesco in Bulgaria. Il primo è un road-movie attraverso il Paese al giorno d'oggi, con un piccolo imprenditore alle prese con tangenti, estorsioni e altre questioni etiche che riguardano il presente della Bulgaria. Il regista romeno Cristian Mungiu, beniamino di Cannes dopo la Palma d'oro per "4 mesi, 3 settimane, 2 giorni" nel 2007 e premiato lo scorso anno per "Un padre, una figlia", sarà presidente della giuria Cinéfondation e cortometraggi, che comprende anche la regista e sceneggiatrice greca Athina Rachel Tsangari. Tra i 16 cortometraggi della Cinéfondation, riservata agli studenti delle scuole di cinema di tutto il mondo, c'è "Lejla" di Stijn Bouma della Sarajevo Film Academy. Nella sezione Quinzaine des realisateurs è incluso il cortometraggio "Trešnje" della croata Dubravka Turić, già vincitrice del Leone d'oro come miglior corto alla Mostra del cinema di Venezia 2015 con "Belladonna". Tra gli eventi speciali c'è "Djam" del francese Tony Gatlif (autore di "Gadjo dilo", "Vengo - Demone flamenco", "Exils", "Geronimo"), una coproduzione Francia - Grecia - Turchia, con Simon Abkarian, Daphne Patakia e Maryne Cayon. La giovane donna greca Djam è invitata a Istanbul dallo zio Kakourgos, vecchio marinaio appassionato di rebetiko, per trovare un pezzo per riparare la loro barca. La giovane incontra Avril, una diciottenne francese sola e squattrinata, arrivata per portare aiuto ai rifugiati. Partiranno insieme in un viaggio fatto di incontri, musica, condivisione e speranze. L'articolo continua qui. |
Autore: Nicola Falcinella
Fonte: Osservatorio Balcani e Caucaso
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