![]() Aviatori bulgari in addestramento in Italia (anni '30) - Foto: www.lostbulgaria.com Resoconto del convegno "La Bulgaria, l’Italia e i Balcani fra le due guerre mondiali" 30.09.2013 Venerdì 27 settembre 2013 si è tenuta nei locali di Scienze Politiche di Roma3 una giornata di studi su "La Bulgaria, l'Italia e i Balcani fra le due guerre mondiali". L'incontro è il seguito di una precedente conferenza tenuta a Sofia il 23 e 24 settembre del 2011, grazie ad un accordo tra Roma 3 e L'Accademia Bulgara delle Scienze, i cui atti sono pubblicati, rispettivamente in bulgaro e in italiano ed inglese in Италия, България и Балканите 1870-1919, Гутенберг, Sofia 2012 e «E'tudes Balkaniques, 2.3, 2012). La circostanza che i tre relatori bulgari, Aleksandăr Kostov, Penka Danova e Svetlozar Eldărov sapessero l'italiano ha permesso uno scambio di vedute intenso e perticolarmente approfondito. Kostov ha ricostruito, in base a una ricca documentazione e a interessanti dati statistici, la sorte della potente Banca commerciale italo-bulgara tra le due guerre mondiali. Cossuto ha tracciato un ritratto della vita e delle idee dell'anarchico-tolstoiano Vărban Kilifarski, esponente moderato dell'anarcocomunismo bulgaro in confronto a combattenti libertari dalla notevole potenza di fuoco come Ikonomov e Šejtanov. Rita Tolomeo ha ricostruito la parabola da Bergamo a Sofia del mite visitatore apostolico Roncalli, futuro papa Giovanni XXIII. Eldărov ha parlato dei rapporti tra il governo bulgaro e quello albanese e del ruolo della organizzazione rivoluzionaria macedone (VMRO) e ha sottolineato il ruolo di Bojan Danovski come agente di quest'ultima, che si recava, sotto varie coperture, in Albania dall'Italia. Dell'Agata ha parlato anche lui di Danovski e delle sue varie e a volte singolari presenze nel panorama politico-culturale bulgaro-italiano ed europeo, ricordando i suoi studi a Milano, le sue molte traduzioni dall'italiano, i suoi contatti con Marinetti e il futurismo e il suo sostegno alla madre e alla sorella di Georgi Dimitrov durante il processo di Lipsia. Penka Danova ha ricostruito, sulla base di scarni materiali l'attività di Enrico Damiani come insegnante di letteratura italiana a Sofia. Basciani ha parlato dell'alleanza ma anche dei numerosi attriti tra Bulgari e Italiani durante l'occupazione di Tracia e Macedonia, occupazione propiziata dall'aggressione hitleriana. D'Alessandri ha svolto una accurata analisi dei contenuti culturali e poi sempre più politicamente intrisi di propaganda fascista della importante rivista "Bulgaria" (1939-1943), diretta del tisiologo Morelli, ma di fatto redatta da Damiani. In occasione della "restituzione" della Dobrugia alla Bulgaria, frutto dell'infame patto tra Hitler e Stalin, D'Alessandri ha ricordato le grottesche sviolinate letterariopatriottiche del fascistissimo professor Morelli. Per ultimo è intervenuto il padrone di casa Francesco Guida che con la grazia intelligente e con il serrato piglio scientifico che lo contraddistinguono ha narrato di un suo parente, Luigi Saporito, giornalista di lungo corso, presente in Bulgaria e poi in vari altri paesi che, dopo l'8 settembre, fu ridotto in fin di vita con una mazza chiodata dal repubblichino addetto stampa della legazione a Sofia con l'accusa di essere un badogliano. Tutte le relazioni sono state seguite da una discussione di merito, quasi sempre di notevole livello. E' prevista la pubblicazione degli atti in Bulgaria. Autore: Giuseppe Dell'Agata Links Commenta questa notizia Notizie
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