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Bulgaria: divieto di fumo totale dal primo giugno 2010
17.05.2009 - SofiaIl Parlamento bulgaro ha approvato venerdì scorso, su proposta del Governo, una legge che vieterà il fumo nei locali pubblici chiusi a partire del 1 giugno 2010.
La legge attualmente in vigore prevede che gli spazi dei locali pubblici siano divisi in zone per fumatori e non fumatori. Non essendo prescritta una divisione fisica degli spazi, in molti locali le "zone" per i non fumatori sono rappresentate da un piccolo numero di posti a sedere e tavoli a fianco di quelli per i fumatori. Ma la legge oltre ad essere efficace é anche poco rispettata.
Attualmente il divieto totale di fumo in Bulgaria è in vigore negli edifici sanitari, governativi, scolastici, e nei mezzi di trasporto.
Secondo il servizio statistico europeo Eurobarometro la Bulgaria è il secondo paese del UE per tasso di fumatori. Il sondaggio effettuato tra il 13 e 17 dicembre 2008 ha rilevato che il 39% della popolazione adulta della Bulgaria fuma regolarmente o occasionalmente. Si tratta di circa la metà degli uomini ed di un terzo delle donne sopra i 15 anni.
La Grecia è al primo posto (42%), mentre la Slovenia con il 22%, la Svezia con il 26% sono i paesi UE più virtuosi. Nel complesso circa il 46% dei cittadini UE non ha mai toccato una sigaretta.
Recentemente, oltre alla Bulgaria, anche altri paesi balcanici come Croazia e Grecia hanno finalmente adottato provvedimenti che entreranno in vigore nel prossimo anno, in favore della salute dei cittadini.
Il dibattito sulla questione ha "ridato fiato" agli argomenti degli oppositori del provvedimento. Scontata la posizione dell'industria del tabacco che, da sempre, fa profitti sulla pelle degli esseri umani, invece Blagoi Ralin, presidente dell'associazione degli albergatori e ristoratori bulgari ha espresso il timore che ci sia una forte contrazione dei guadagni, dell'ordine del 30-40%.
Tuttavia secondo, quanto sottolineato da Sofia Echo, il divieto di fumo totale nei locali pubblici non hanno avuto effetti così drammatici sul giro d'affari nei paesi dove è stato applicato: le perdite, quando ci sono state, non hanno superato il 10%. Anzi, molti locali hanno aumentato la propria clientela dato che parecchi non fumatori, o genitori con i loro figli, erano riluttanti a frequentare locali fumosi e puzzolenti.
Sebbene i danni del fumo siano ben noti, come pure gli elevatissimi i costi per i danni causati alla collettività, in termini di vite umane e di spese mediche, le iniziative anti fumo in Bulgaria rimangono molto timide. Eppure secondo alcuni studi fino al 20% dei decessi in Bulgaria sarebbe legato ai danni del fumo. Autore: P.M.
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18.05.2009 | Commento [micheluccio13] | | un plauso al parlamento bulgaro per la ratifica legale del divieto di fumo
in Sofia, dappertutto,nei locali pubblici frequentati da tutti
si fuma , in presenza anche di bambini
ad uno - una bulgara, le puoi chiedere tutto ma non privarla delle maledette sigarette
solo all'interno della cattedrale dalle cupole d'oro non ho mai visto
bulgari e bulgare fumare |
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