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Visita di stato del Presidente Georgi Parvanov (25-26 febbraio 2009)
10.03.2009 - Roma
Il Presidente Giorgio Napolitano ha offerto una cena ufficiale, la sera del 25 febbraio, in onore del Presidente della Repubblica di Bulgaria Georgi Părvanov. Erano presenti politici come Gianfranco Fini, Lamberto Dini, il ministro Scaiola e il sottosegretario Gianni Letta, diplomatici e molti imprenditori italiani operanti in Bulgaria. Tra gli ospiti anche il celebre soprano Rajna Kabaivanska e il presidente dell’Accademia di Santa Cecilia Bruno Cagli. Gli splendidi saloni del Quirinale venivano raggiunti attraverso le scalinate dove erano schierati, con notevole effetto scenografico, numerosi corazzieri in alta uniforme.
Nel brindisi indirizzato al Presidente bulgaro, Giorgio Napolitano ha ricordato la ricorrenze del 130° anniversario dello stabilimento delle relazioni diplomatiche tra i due paesi (1879), ha fatto riferimento alle vestigia romane in Bulgaria e alla tomba di Cirillo, evangelizzatore degli Slavi, che la tradizione colloca nella chiesa di S. Clemente a Roma. A questi legami antichi vengono ad aggiungersi, ha proseguito Napolitano, la collaborazione italiana prestata alla Bulgaria per l’ingresso nella NATO e in seguito nell’Unione Europea e l’auspicio di una crescita dei rapporti economici relativamente alle numerose imprese italiane operanti in Bulgaria. Ha ricordato anche che i rispettivi Ministri degli Affari Esteri si apprestavano alla firma, il giorno successivo, di una Dichiarazione di Amicizia e di Collaborazione. Chiudendo la sua allocuzione-brindisi, Giorgio Napolitano ha espresso l’apprezzamento per il ruolo svolto in Italia dalla comunità bulgara che “si è inserita costruttivamente nel nostro Paese, concorrendo allo sviluppo della società italiana con il suo apporto di lavoro e di cultura”.
Nel suo brindisi di risposta il Presidente Părvanov, storico di professione, ha elencato, oltre al ricordo del 130° anniversario dei rapporti diplomatici e alla vicenda Cirillometodiana, anche altri momenti di fratellanza politico-ideologica tra Bulgaria e Italia, come il provvidenziale intervento di Vittorio Positano in difesa della città di Sofia, il sostegno di Giuseppe Garibaldi in occasione delle repressioni turche successive alla Insurrezione di Aprile del 1876, la militanza di Petko Vojvoda nelle schiere garibaldine e la recente collocazione di un suo busto a Roma. Ha poi ricordato l’apporto artistico in Italia di celebri cantanti come Boris Hristov, Rajna Kabaivanska e Nikolaj Gjaurov.
La sera del 26 febbraio, nei Musei capitolini, nell’esedra dove è in mostra l’originale dello straordinario monumento bronzeo equestre di Marco Aurelio, la parte bulgara, con un’introduzione dell’Ambasciatore a Roma, ha offerto al Presidente Napolitano e alla Signora Clio un concerto con Rajna Kabaivanska e alcuni suoi allievi, gli italiani Veronica Simeoni (mezzosoprano) e Andrea Caré (tenore) e i bulgari Evgenija Brajnova (soprano) e Aleksandăr Nosikov (basso). Accompagnava al pianoforte Borjana Lambreva. Sono stati eseguiti, di fronte a un pubblico nutrito e prodigo in applausi, celebri arie di opere liriche ed anche le canzoni “popolari” Core ‘ngrato e Patruno mome.
Autore: Giuseppe Dell'Agata
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