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Il villaggio di Rupite ed i suoi dintorni
27.01.2009
Heraclea Sintica lo chiamavano gli antichi. Oggi, questo piccolo, ma importante villaggio della Bulgaria sud-occidentale,
nel distretto di Blagoevgrad, nella Municipalità di Petrich, si chiama Rupite. Molteplici fattori rendono
il luogo circostante suscettibile d’interesse, nonostante le ridotte dimensioni del territorio, circa 9.257 Kmq, popolato
da non più di 1200 abitanti.
La regione di Rupite, sul lato destro del fiume Struma, con l’omonima pianura, su cui è facile distinguere la collina vulcanica
Kojuh e la collina Pchelina, con le sue sorgenti di acqua termale, si erge sul cratere di un vulcano estinto.
Il clima continentale-mediterraneo, con estati calde ed inverni umidi, la conformazione vulcanica del territorio, la posizione
geografica, a ridosso di un fiume, le sorgenti di acqua termale rendono la flora e la fauna locali estremamente varia. Esse
includono specie in via di estinzione. La flora è costituita da una vegetazione naturale tipica di una foresta igrofila:
salici, pioppi, platani. Include anche alcune rare varietà, come il Dracunculus vulgaris Schott (un tipo di orchidea), Amygdalus
webbii Spach (un tipo di mandorlo), Colchicum bivonae (un tipo di zafferano), Ephedra campylopoda (una pianta che cresce
soltanto nei pressi della collina Pchelina).

Dracunculus vulgaris Schott
 Amygdalus webbii Spach,
Colchicum Bivonae,
Ephedra campylopoda
La fauna include specie come il cavedano (un pesce d’acqua dolce), il Pelobates syriacus balcanica (una rana), ed in questa
regione è possibile trovare quasi tutte le specie di serpenti presenti nel territorio bulgaro. Qui, si trovano anche due
generi di tartaruga terrestre e di tartarughe d’acqua – una di esse è la rara Mauremys rivulata.
Inoltre, vi sono 200 specie di uccelli, difficilmente avvistabili in altre zone del paese.
 Pelobates syriacus balcanica Mauremys rivulata
Oltre a fauna e flora, la regione di Rupite è nota anche per le sue sorgenti naturali di acque termali, formatesi dopo l’eruzione
del vulcano, la cui temperatura raggiunge perfino i 76 °C. Le acque contengono idrocarbonato di sodio, silicio, fluorina
e solfato. Hanno proprietà curative, specialmente indicate per patologie dell’apparato digerente, disordini di metabolismo,
alterazione del sistema motorio, patologie del sistema nervoso, dell’apparato genitale e della pelle.
I bagni sono aperti in ogni periodo dell’anno e attirano molte persone ogni anno.
La regione di Rupite ricopre un importante ruolo anche nel panorama storico-archeologico. Infatti, ai piedi del Kojuh, sono
state rinvenute numerose monete locali antiche, nonché i resti dell’antica città tracia, Petra, fondata nell’ultimo quarto
del 4° secolo prima di Cristo. Recentemente gli archeologi hanno scoperto uno studio per la produzione di strane maschere
teatrali, dove sono state riportate alla luce alcune di esse, in ceramica, con iscrizione latina (380 AD), che lasciano
intendere la presenza di un teatro in questa zona.

Il
villaggio deve la propria popolarità anche alla famosa veggente cieca, Vangelia Pandeva Dimitrova, detta Baba Vanga.
Qui, infatti, trascorse la maggior parte della propria vita e vi morì. Baba Vanga nacque a Strumica, in Macedonia, il 31
Gennaio del 1911. Orfana di madre in tenera età, una bambina ordinaria, bionda, dagli occhi azzurri, intelligente, già mostrava
inclinazioni a curare e guarire le persone con l’ausilio di erbe. Pare che dopo un terribile temporale, dopo assidue ricerche,
sia stata trovata in un campo, molto spaventata, con gli occhi coperti di sabbia e polvere, impossibilitata ad aprirli a
causa del dolore. Non potendosi permettere un’operazione, perdette la vista.
Nel 1925, venne portata in una scuola per ciechi a Zemun, in Serbia, dove trascorse tre anni ed imparò a leggere in braille,
suonare il piano, pulire, cucinare. Già durante la seconda guerra mondiale, un numero di persone cominciarono a recarle
visita per chiederle delle “profezie”, tra le quali Boris III il re di Bulgaria. Si sposò con un uomo di Petrich e morì
nel 1996. Il suo funerale attirò molte persone. Diede disposizioni che la propria casa di Petrich venisse trasformata in
un museo. Nel 1992, proprio vicino alla casa di Baba Vanga, venne eretta una chiesa dedicata a “Sveta Petka” (Santa Petka),
protettrice degli occhi e dei ciechi. Venne seppellita in prossimità della chiesa.
Il cortile della chiesa è costantemente ricoperto di splendidi fiori, che ne accrescono la sensazione di pace e serenità.
Figura sicuramente controversa, oltre al fatto che le asserite profezie non hanno alcun serio riscontro scientifico,
pare fosse molto vicina al governo di Todor Zhivkov ed, in diverse occasioni, sia apparsa in tv con lui e le alte cariche
del Partito Comunista. Alcuni sostengono usasse le informazioni ricavate dai Servizi Segreti per conquistare la fiducia
dei propri visitatori, il che spiegherebbe le sue “capacità” di veggente.
Foto tratte da: wikipedia.org e
imagesfrombulgaria.com
Autore: Giuseppe Aquilino
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