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Il Presidente bulgaro al Parlamento Europeo
02.02.2007 - StrasburgoAppena un mese dopo lo storico ingresso della Bulgaria nell'Unione europea, il Presidente bulgaro Georgi Parvanov ha pronunciato un discorso nel Parlamento di Bruxelles. Facendo gli onori di casa, il Presidente del Parlamento Hans-Gert Pöttering ha espresso la sua "gioia" per la nuova adesione, congratulandosi per le riforme attuate in così poco tempo e felicitandosi per le elezioni del maggio prossimo. Riferendosi all'Unione europea, il Presidente bulgaro Parvanov, ha affermato che l'Ue rappresenta forse il progetto "politicamente, economicamente e culturalmente più ambizioso nella storia del genere umano". Parlando del problema-lavoro, Parvanov si è detto perplesso del fatto che alcuni paesi non aprono il loro mercato del lavoro ai lavoratori bulgari, "levare le barriere produrrà benefici alla Bulgaria e all'Unione europea, ha affermato. Sul tema dell'energia, ha evocato le conseguenze di un'eventuale chiusura della terza e quarta unità della centrale nucleare di Kozloduy, sottolineando che il suo paese è più di ogni altro preoccupato e attento della sicurezza dei propri impianti, e che controlli periodici di esperti vengono regolarmente eseguiti. In conclusione, Parvanov, riferendosi al caso delle infermiere bulgare imprigionate in Libia, ha dato il benvenuto alla "solidarietà mostrata dall'intera Unione europea" e ha chiesto che una soluzione venga considerata "alta priorità" per l'Ue. Moratoria universale sulla pena di morte Gli eurodeputati hanno adottato una risoluzione a favore di una moratoria universale sulla pena capitale, riaffermando la posizione contraria del Parlamento europeo alla pena di morte in tutti i casi e circostanze, esprimendo la sua forte convinzione che un'abolizione contribuirebbe a valorizzare la dignità umana e allo sviluppo progressivo dei diritti dell'uomo. La risoluzione chiede una sospensione mondiale immediata e incondizionata delle esecuzioni, attraverso una risoluzione dell'ONU. I deputati hanno inoltre condannato l'esecuzione del dittatore Saddam Hussein e lo sfruttamento deplorevole dell'evento da parte dei media. Fonte: Parlamento Europeo
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