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L’esposizione “Vinaria 2005“ a Plovdiv
13.02.2005Intervento della corrispondente Elena Chahanova durante la trasmissione
“Horisont za vas” della Radio Nazionale Bulgara
L’esposizione “Vinaria” in Italia è conosciuta da anni. La segue con particolare interesse già da molto tempo il Presidente dell’Associazione Piemontese Consorzi Esportazione nonché Presidente del Consorzio Bulgaria Export: il signor Giuseppe Monforte. Anno dopo anno lui vede che la mostra diventa sempre più ampia e interessante, dando sempre più possibilità di favorire l’esportazione di vino bulgaro. Il signor Monforte è convinto che il vino bulgaro può trovare grande spazio anche sul mercato italiano per vari motivi:
1. l’Italia è un grosso consumatore di vini
2. l’Italia è anche un grosso consumatore di vini esteri e gli italiani sono sempre più curiosi di gustare altri tipi di vini
3. la Bulgaria ha dei vini molto interessanti soprattutto quelli autoctoni tipo mavrud o gamza
4. Essendo un prodotto nuovo sicuramente creerà l’attenzione dei consumatori italiani
Il signor Monforte ritiene che per i vini bulgari il mercato dei supermercati e dei grandi magazzini non è il più adatto perché la pubblicità e la promozione richiede investimenti molto alti, quindi eccesivi per i produttori bulgari. Sicuramente sul mercato “Horeca” che fa distribuzione nei ristoranti, alberghi, vinerie, bar e così via, i vini bulgari hanno delle ottime opportunità, perché non ci vogliono grandi investimenti per la promozione.
Perché il vino bulgaro non è ancora conosciuto in Italia? Secondo il signor Monforte che conosce il nostro paese da più di 10 anni, il problema è nel produttore bulgaro poco incline ad investire nei nuovi mercati. La proposta che egli farà a “Vinaria” sarà di formare un consorzio degli esportatori dei vini bulgari, perché loro conoscono meglio la produzione e possono offrire una gamma più ampia per l’esportazione. Per realizzare questo progetto, bisogna incontrare tutti i produttori con i quali formare questo consorzio e scegliere i vini più adatti per il mercato italiano.
Senz’altro, il signor Monforte ha il suo vino bulgaro preferito così come ha altre proposte: ” I vini che mi piacciono sono quelli autoctoni. Gli altri che hanno ceppo importato tipo souvignon e chardonay li evito. Possono essere interessanti, ma solo per il prezzo. Invece quelli autoctoni come mavrud o gamza sono interessanti per la qualità. Voglio precisare che, quando si farà questo tentativo per la penetrazione dei vini bulgari, ci vorrà la collaborazione di tutti i bulgari presenti in Italia, delle istituzioni bulgare come il ministero dell’economia e dell’ambasciata. Qualsiasi persona ami la Bulgaria deve interessarsi che i prodotti bulgari trovino spazio in Italia”. Autore: Elena Chahanova Fonte: Radio Nazionale Bulgara
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