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Lavoravano gratis in cambio della regolarizazione
21.10.2002 - MilanoAveva promesso ai suoi connazionali la regolarizzazione in cambio di lavoro gratuito. In qualche caso aveva
addirittura avviato la pratica. Ma la donna, una cittadina bulgara di 45 anni, é stata denunciata dai carabinieri per estorsione e sfruttamento dell'immigrazione clandestina.
I traffici della donna sono stati scoperti dai carabinieri in una ditta che si occupa di lavorazione dello zinco a Pieve Emanuele. In altri due laboratori invece, a Milano e a Rozzano, sono stati denunciati più di 20 cinesi per violazione delle leggi sull'immigrazione e per sfruttamento.
Nell'azienda di Pieve Emanuele i militari di Corsico hanno trovato 19 bulgari al lavoro: una decina erano in via di regolarizzazione, mentre i rimanenti erano irregolari. Gli operai hanno spiegato di lavorare gratis per la connazionale, che in cambio gli aveva promesso la regolarizzazione.
A Milano i carabinieri hanno fatto irruzione all'interno di un capannone, dove hanno trovato migliaia cuscinetti bianconeri pronti per essere venduti, probabilmente dagli ambulanti. All'interno sono stati trovati cinque cinesi al lavoro accanto alle macchine da cucire. Un'intera famiglia é stata invece denunciata per sfruttamento dell'immigrazione clandestina. All'interno del laboratorio é stata trovata gommapiuma in gran quantità, pericolosa in assenza delle opportune misure di sicurezza.
Altri 16 cinesi, dieci dei quali irregolari, sono stati denunciati per la violazione della legge sull'immigrazione a Rozzano. Producevano capi contraffatti destinati, secondo i carabinieri, al mercato del Nordest. Denunciati il gestore dello stabile, milanese e il titolare della ditta, un cinese di 52 anni per sfruttamento dell'immigrazione clandestina. Fonte: Il Nuovo
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