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Nucleare: Bulgaria tentenna su chiusura reattori Kozloduj
30.08.2002 - SofiaLa Bulgaria non vuole impegnarsi con l'Unione europea sulla chiusura dei reattori tre e quattro della centrale nucleare di Kozloduj sul Danubio, nel nord-ovest del Paese, chiesta da Bruxelles per il 2006. Gli ispettori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) hanno esaminato a luglio scorso i reattori tre e quattro dell'unica centrale nucleare bulgara e non hanno rilevato particolari problemi tecnici, ha detto il direttore della sezione energia nucleare al ministero per l'Energia e la Scienza atomica, Jordan Gheorghev, in una conferenza stampa a Sofia.
“I blocchi tre e quattro resteranno in funzione finché ci sarà una ragione economica” ha aggiunto Gheorghev. Ue e Bulgaria non sono d'accordo sulle date per la chiusura definitiva dei reattori: il 2006, sostiene l'Ue, mentre i fornitori sovietici all'epoca avevano fissato al 2008 e al 2010 la durata normale dell'attività dei due reattori in questione. I due reattori più vecchi, l'uno e il due, devono invece essere chiusi entro la fine del 2002.
Nel novembre 1999 la Bulgaria ha firmato con l'Ue l'impegno a chiudere prima del 2003 i reattori uno e due, da 440 Megawatt ciascuno, come condizione preliminare per l'adesione all'Ue. Entro l'anno Bulgaria e Commissione europea dovrebbero concordare la data di chiusura per gli altri due reattori, il tre ed il quattro in funzione dal 1979 e dal 1981. L'Ue vorrebbe fermarli entro il 2006, da parte bulgara si punta piuttosto al 2008-2010.
La centrale di Kozloduj, inaugurata nel 1974, produce il 40% del fabbisogno energetico bulgaro. Oltre ai quattro reattori ad acqua pesante di fabbricazione sovietica da 440 megawatt tipo Wwer, essa dispone anche di due reattori più moderni da mille megawatt ciascuno, il cui funzionamento non é messo in discussione dall'Unione Europea. Fonte: ANSA
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