Solo sei mesi dopo il successo alle elezioni del giugno scorso che ha portato al governo della Bulgaria l'ex re Simeone II, il suo partito, nei sondaggi d'opinione il Movimento nazionale Simeone II sta attraversando un momento di scarsa popolarità. Se si votasse ora per il Parlamento, secondo un sondaggio condotto dall'istituto Gallup pubblicato oggi a Sofia, il 21,1% degli elettori sceglierebbe il Partito socialista (ex comunista) e solo il 16,1% il Movimento nazionale. Alle elezioni del 17 giugno scorso il Movimento nazionale ha ottenuto il 42,74% dei voti, seguito dall'Unione delle forze democratiche (SDS) con il 18,18% e dai socialisti con 17,15%. Nel sondaggio l'SDS, che aveva governato fino alle ultime elezioni, ha ricevuto un 13,7%.

Questo rapporto di forze era già emerso alle elezioni per il presidente della Repubblica bulgara, vinte a novembre scorso dal socialista (ex comunista) Georgi Parvanov. Il Movimento nazionale, che alle elezioni del giugno 2001 aveva ottenuto la metà esatta dei 240 seggi del Parlamento nazionale bulgaro, governa in coalizione con il partito della minoranza turca DPS. Il calo di popolarità del Movimento nazionale secondo gli osservatori viene spiegato, tra altro, con l'enorme carico di nuove tasse introdotto dal nuovo governo e con il rincaro del 10% delle bollette della luce e del riscaldamento. Il Movimento nazionale nel suo percorso per diventare un partito vero e proprio sabato scorso ha subito una battuta di arresto a causa del rifiuto dell'ex re Simeone di accettare la carica di presidente del nuovo partito.

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