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Milano: in centinaia dalla Bulgaria per lavoro inesistente
24.01.2002 - MilanoC'erano circa cento bulgari, ieri sera, in piazza IV Novembre, nei pressi della stazione Centrale, appena arrivati da Sofia, intabarrati nei loro vecchi cappotti, a protestare davanti ad una società che ha promesso loro un seminario e un lavoro. Un corso che avrebbe dovuto iniziare il 21 gennaio, ma di cui non hanno più avuto notizia. Così, sognando “l'amerika” (è scritto proprio così sul un contratto che prometteva un lavoro oltreoceano, dopo il seminario a Milano), ma soprattutto sperando di riavere i 960 marchi tedeschi (circa 500 euro, un milione di lire) lasciati come deposito, migliaia di immigrati starebbero per arrivare in questi giorni a Milano, dalla Bulgaria. I primi cento hanno raggiunto il capoluogo lombardo ieri sera e si sono recati subito davanti alla società, alla quale avevano fatto pervenire il loro versamento. Tutto nero su bianco.
Peccato che, come ha riferito la polizia, che sta già indagando sull'episodio, il titolare della ditta, Antonio P., 34 anni, residente a Winterthur, in Svizzera, sia “irreperibile sul territorio italiano”. “Sappiamo che la società é iscritta alla camera di commercio, e che nella sede pubblicizzata sul contratto c'è un microscopico ufficio composto da una stanza e con un telefono - ha spiegato il dirigente, Luigi Savina - Ma ciò che preoccupa di più - ha precisato - é che secondo quanto riferito dagli stranieri, solo a Sofia, in attesa di arrivare a Milano, ci sarebbero circa duemila persone”. Che potrebbero quindi giungere in stazione Centrale.
Il grave sospetto della polizia é quindi quello di trovarsi di fronte a una maxitruffa, ancor più abbietta perché, se confermata dagli accertamenti, sarebbe stata perpetrata ai danni di poveracci per i quali 960 marchi rappresentano spesso tutti i risparmi di un intero clan familiare.
Chiamando al numero di telefono della società citata sui documenti dei bulgari, risponde una signorina gentile che spiega che la responsabile “è momentaneamente impegnata”. Uno di questi poveracci, con la disperazione negli occhi per una famiglia lasciata praticamente sul lastrico a casa, si chiama Vladimir Alexandar Metodiev. I suoi documenti parlano specificatamente di un “seminario” che “istruisce i lavoratori gratuitamente per i lavori della Ecologia Comunale”, e che segnala un futuro posto di lavoro in “amerika” come “Komunalhi radnik”, netturbino. Fonte: ANSA
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27.01.2002 | Commenti [webmaster] | | http://www.bulgaria-italia.com/bg/forum/reply.asp?message=1145&all=True |
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