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L'entrata in gioco di Simeon II può fare crollare Kostov
29.03.2001 - SofiaLE PREVISIONI: L'eventuale partecipazione di Simeon II alle imminenti elezioni può spaccare in due il voto di centro-destra, rendere difficile la formazione del prossimo governo e portare a un rallentamento delle riforme. Tali previsioni sono state formulate da Fiona Millan, esperta in Bulgaria che fa parte del gruppo di analisti "Economist Intelligence Unit". Con la spaccatura all'interno del voto di centro-destra diminuiscono le possibilità che una forza politica risulti chiara vincitrice delle elezioni, nonché che emerga un secondo partito quale partner del vincitore nella formazione di una prossima coalizione di governo.
IL RISULTATO: In presenza di una tale frammentazione della rappresentanza politica nel futuro parlamento, l'esperta ritiene possibile che la formazione del prossimo governo richiederà svariate settimane e porterà indirettamente a un rallentamento delle riforme. Millan non esclude la possibilità che dopo le elezioni la SDS abbia il ruolo principale nella creazione del prossimo governo, ma probabilmente avrà bisogno del partito di Dogan [DPS, il partito della minoranza turca e musulmana - N.d.T.] e di alcuni altri partiti politici. In una tale situazione, secondo l'esperta, sembra possibile che la SDS sarà costretta a liberarsi del premier Ivan Kostov. Solo in tale modo potrà ricevere il sostegno di questi partiti.
L'ALTERNATIVA: Il leader più probabile della SDS dopo le elezioni sarà l'attuale sindaco di Sofia, Stefan Sofijanski, ritiene Millan. Quest'ultima tuttavia esclude la possibilità che Simeon II venga chiamato a guidare la SDS, perché la sua popolarità é dovuta al fatto che non é un politico. Se dovesse invece diventare un "normale politico di tutti i giorni", la sua popolarità cadrebbe in maniera piuttosto drastica.
IL CONTESTO ECONOMICO: Fiona Millan individua come rischi per la stabilità economica della Bulgaria la diminuzione della crescita economica nel mondo, l'eventuale inasprirsi della situazione in Macedonia e una svalutazione della moneta in Turchia, in seguito alla quale si ridurrebbe sul mercato turco lo spazio per l'esportazione di energia dalla Bulgaria e aumenterebbe la concorrenzialità dei prodotti tessili turchi rispetto a quelli bulgari.
Fonte: Pari Traduzione: Andrea Ferrario - Notizie Est
Per approfondire: Speciale Elezioni 2001
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