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Agnelli: anche l'est deve aprire i mercati
25.09.1988Saranno gli stessi operatori dell'Est a scoprire per primi le occasioni di sviluppo che l’apertura del loro mercato potrà generare, non in astratto, ma nella concreta realtà e a vantaggio dei loro stessi Paesi. È quanto ha affermato ieri il vicepresidente della Fiat, Umberto Agnelli, parlando a Varna, in Bulgaria, al convegno sulle nuove strategie di sviluppo della cooperazione economica Est-Ovest, promosso dall’International Council di Vienna di cui lo stesso Agnelli è presidente. Al convegno, aperto dal presidente bulgaro Todor Zhivkov, hanno partecipato numerose personalità, tra le quali Joseph Strauss, Etienne Davignon e il presidente dell’Istituto San Paolo di Torino, Gianni Zandano.
Nel suo intervento, Agnelli ha sottolineato la concreta volontà di cooperazione che muove i partecipanti al convegno di Varna, ma ha anche rilevato gli ostacoli oggettivi di carattere monetario, tecnico e legislativo che ancora sussistono per l’ampliamento dei rapporti economici Est-Ovest. Bisogna affrontare il problema di
"un diverso modo di fare business", ha detto Angelli. "Noi occidentali - ha proseguito - ci rendiamo conto non solo delle difficoltà tecniche ma anche dei grandi problemi di sostanza che stanno dietro a queste difficoltà".
"Ci rendiamo perfettamente conto - ha detto ancora Agnelli - di quale portata sia per i Paesi dell’Est il problema di definire che tipo di equilibrio si debba stabilire fra risorse nazionali e capitale esterno, tra imprese di Stato, autogestite, imprese con partecipazioni di capitale estero e management occidentale e infine piccole imprese private, per le quali comincia a delinearsi una spazio ma che sono pur sempre una realtà allo stato nascente". I Paesi dell'Est devono rendersi conto anche che l’interesse delle imprese occidentali è quello che un'area così grande e così dotata di risorse umane e materiali diventi un grande mercato: oggi essa non lo è. Se si apre il mercato, secondo Agnelli, si avvia il confronto fra uomini, soprattutto fra tecnici e manager. Gli uomini delle imprese dell’Est dovranno quindi conoscere il modo di operare delle strutture occidentali.
"Voi - ha detto Agnelli - avete validissime organizzazioni settoriali ma non avete scuole di management che formino i dirigenti di imprese" che debbono affrontare l'internazionalizzazione dei mercati.
"Su questo terreno - ha concluso - siamo pronti a offrire la nostra collaborazione".
Fonte: Il Sole 24 Ore
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