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I pochi fatti che si conoscono e i pochi film con partecipazione
di bulgare, proiettati nel paese prima del 9 settembre 1944 non consentono di formulare
apprezzamenti categorici sull'interpretazione delle attrici. Parecchie delle bulgare
comparse in film stranieri si trovavano all'estero per motivi diversi: alcune vi
erano nate, altre vi si erano recate per studiare, altre ancora vi erano andate
a cercare una vita migliore di quella nella Bulgaria capitalistica, e si erano candidate
alla gloria da raggiungere per mezzo del palcoscenico e dello schermo. Una ventina
di bulgare hanno lasciato i nomi insieme a quelli di altri attori in film stranieri
italiani, tedeschi, ungheresi, americani, francesi.
La prima bulgara. che
apparve in un film straniero fu Mara Ciukleva, attrice di operetta. Nacque nel 1881
a Plovdiv in una povera famiglia
e inizialmente cominciò a lavorare come operaia in una fabbrica. Nel 1910 vide avverarsi
il suo sogno: fu ammessa al Teatro Nazionale come "attrice tirocinante". Dal 1917
entrò a far parte della compagnia del Teatro Libero di Sofia, un teatro di operetta.
Nel 1919 si recò in Italia per farsi curare un male alle corde vocali e qui ebbe
l'occasione di dedicarsi al cinema. Vi lavorò alacremente fino ad 1923. Il raffinato
gusto italiano la collocò senza esitazione al secondo posto tra le attrici, dopo
la famosa Francesca Bertini. Il Tempo ebbe a scrivere che in Italia si trovava la
bella signorina Ciukleva, nota attrice, primadonna del Teatro Libero di Sofia. Il
giornale informava che la bulgara aveva girato la "Ragazza Elise" destando meraviglia
per la brillante interpretazione e per le doti di una vera star del cinema. Poco
dopo lei comparve nella terza serie della "Bibbia", il dramma mistico "Affreschi
di Pompei". Quindi il noto regista del cinema prerivoluzionario russo A. Uradski
girò in Italia "Nella trappola della propria colpa", film tratto dai "Demoni" di
Dostoevskij, e affido alla Ciukleva la parte drammatica di Veronica.
Ormai
in età avanzata, la Ciukleva ebbe un'inattesa e meravigliosa soddisfazione: a Roma
fu notata da Federico Fellini che le affidò una parte come caratterista nel suo
film "Giulietta e gli spiriti". La poetessa Elissaveta Bagriana dice: "Lei interpretò
brillantemente questo ruolo e un po' prima di morire diede prova di essere un'attrice
nata."
Un'altra nostra connazionale divenuta molto nota in Italia è Elena
Korceva della città di Samokov. La Korceva si conquistò lanotorietà con due film
"La tessitrice di Bagdad" e "La rosa bulgara". II primo "un toccante dramma amoroso
dell'Oriente" - riscosse strepitosi successi sia in Italia che in Bulgaria.
Assai più numerose sono le bulgare che lavorarono per il cinema tedesco. Menzioneremo
solo le più note. Mania Tzaceva esordì nel 1919 nel film "Mister Wu" del regista
Lupu Pieck. Ne diede notizia la stampa bulgara nel 1919 e probabilmente questa fu
la prima informazione apparsa nel paese della partecipazione di un bulgaro ad un
film straniero. Dopo il suo debutto nel "Mister Wu" fu assunta dalla "Eikofilm"
e presto entrò a far parte della schiera delle più note star berlinesi. A Berlino
la chiamavano "la bella bulgara dagli occhi neri".
Nelle produzioni cinematografiche
berlinesi si conquistò un posto di rilievo anche l'attrice bulgara Raina Manceva,
Divenne molto nota dopo aver recitato in "Tersicore" (ovvero "La suggestione della
danza") accanto alla famosa danzatrice madame Sajarez.
Anche la stampa tedesca
dedicò spazio alla Manceva come attrice cinematografica. Nel 1928 un giornale tedesco
recensendo il suo film "Amore di demone" l'unico che ci è noto, scrisse: "Ne è protagonista
un'ingannatrice e questo ruolo è stato affidato alla signorina Manceva, che, a quanto
pare, sarà l'unica in grado di sostituire Paola Negri, perché è un'attrice insuperabile,
perché assomiglia del tutto alla famosa Negri - il volto, la figura, i capelli,
il portamento, la maniera di recitare, tutto è identico. Non vi è nessun dubbio
che possiede un grande talento".
La bulgara Zora Oghneva ha legato il suo
nome al cinema austriaco e ungherese. Nacque nel 1888 nella città di Sopot. Nel
1917 partì per Vienna, dove studiò musica e contemporaneamente si diplomò alla scuola
drammatica "Otto Schule". Quindi sposò un ricchissimo ungherese e si trasferì a
Budapest. Nel 1823 accettò l'invito di recitare nel film ungherese "La vita trionfante".
I critici notarono subito la sua stupenda recitazione e lei ricevette parecchie
altre proposte di fare film.
Nel 1927 il giornale Utro (Alba) pubblicò un
servizio sensazionale intitolato "Chi succederà a Jackie Coogan". Era dedicato a
Viola Essen, un'attrice dotata di appena tre anni che in realtà si chiamava Varja
Kolciakova ed era una bulgara, nata a Sofia, i cui genitori erano immigrati negli
USA. La piccola Viola si preannunziava "una grande attrice tragica dell'avvenire".
Il Los Angeles Times sosteneva che nella bambina fosse passata d'anima di Sarah
Bernhardt". A Hollywood Viola Essen ottenne una borsa di studio per iscriversi alla
scuola drammatica. Vinse il primo premio ad un concorso di danze con una danza popolare
bulgara. Il giornale bulgaro informava che già aveva recitato con successo in alcuni
film e che le riviste e i giornali americani la chiamavano nelle sue critiche "stellina
bulgara" e "bulgarian baby". Non si sa come sia proseguita la carriera di Viola
Essen. Resta il fatto che tra i bambini prodigio in gara per conquistare gli schermi
americani c'è stata anche una bambina bulgara.
In Francia, patria del cinema,
esordì la bulgara Katja Lova-Stoianova, nata nel 1916 in Bulgaria. Ma come molte
ragazze anche lei aveva un debole per il cinema. Un sincero colloquio con la madre
fu decisivo per lei, perché la madre, contrariamente ai concetti e ai costumi di
quei tempi, decise di incoraggiarla e mandò a Parigi una lettera corredata di fotografie
della figlia. Fu invitata per il provino, che riuscì bene e le furono affidati piccoli
ruoli - ruoli di ingenue ragazze innamorate. Dal suo debutto nel 1931 ("A metà strada
verso il cielo) fino al 1948, l'anno al quale risalgono le ultime notizie di lei,
ha partecipato a 13 film, di cui uno girato nel 1935 in Germania ("Notte di maggio)
e un cortometraggio. Ebbe i maggiori successi ne "I nuovi ricchi" accanto al grande
Raimu, "La rivolta" e "Melodia per te" con il cantante Tené Dary.
L'Italia,
dove nel passato apparvero per la prima volta sullo schermo nostre connazionali,
è stato il paese in cui negli anni '60 ha brillato di nuovo il talento artistico
di una bulgara - la cantante lirica Elena Nikolai. Lei non aveva mai pensato ad
una carriera nel cinema. Però nell'inverno del 1963, quando già aveva abbandonato
definitivamente le scene, le telefonò a Milano Vittorio De Sica: per un film a sfondo
sociale cercava un'attrice di corporatura imponente per il ruolo di popolana. De
Sica aveva pensato a lei, perché l'aveva ammirata non solo come cantante lirica
ma anche come un'ottima attrice e perciò anche se non aveva esperienza nel cinema,
le proponeva di fare il provino. La Nikolai si recò subito a Roma. Il provino, fatto
con trucco e costume secondo il desiderio del regista, fu approvato e le fu assegnata
la parte della signora Anna Bausetti nell'"Ascesa". Il produttore de "L'ascesa"
la volle subito per il film "Mia moglie" (regista M. Bolognini), in cui compare
in uno dei tre episodi insieme ad Alberto Sordi e Silvana Mangano. Poi la Nicolai
fece con G. Bianchi "Sedotte e abbandonate" e "Povertà e ambizioni", due film che
per lei non ebbero particolare importanza. Anche un altro esponente del neorealismo,
Luchino Visconti, le volle affidare il ruolo di una nobildonna novantenne. La Nicolai
gli rispose scherzosamente: "Maestro, mi richiami tra 30-36 anni. Allora un ruolo
di questo genere mi si addirà di più e mi sarà più facile."
Per quanto fosse
stata qualitativamente modesta la partecipazione di attrici bulgare in film stranieri,
essa ebbe anche certi momenti salienti che abbiamo menzionato. Da rilevare anche
gli elementi di patriottismo, la esaltazione del talento dei bulgari e la scuola
che fecero le attrici recitando con eminenti figure del cinema mondiale.
Fonte: Rivista "Bulgaria"
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