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prinz_eugen
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Spedito - 16/05/2005 : 19:47:34
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Cerco di riaprire la discussione.
In una recente intervista televisiva il presidente Parvanov ha dichiarato di essere intenzionato a recarsi il prima possibile in Libia per discutere della sorte delle infermiere e del medico palestinese accusati di aver infettato col virus dell'AIDS, centinaia di bambini all'ospedale di Bengasi, e per questo condannati alla fucilazione. Si dia una mossa chè la sentenza del processo (probabilmente già l'appello)è attesa per fine maggio (il 31)! |
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prinz_eugen
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Spedito - 31/05/2005 : 15:45:53
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quote:
Si dia una mossa...
Secondo gli ultimi aggiornamenti, in effetti, il presidente Parvanov si è mosso!
Da BBC News tramite Amnesty International:
Sabato 28 maggio L'affare delle infermiere bulgare è "possibile".
Le infermiere ed il medico palestinese affermano di essere innocenti, la Libia che un accordo può essere raggiunto nel caso che siano ritenuti colpevoli di aver contagiato più di 400 bambini con l'HIV. Il ministro degli esteri Abdelrahman Shalgam, dice che la pena di morte contro le infermiere può venir fatta decadere se tutte le parti coinvolte raggiungessero un accordo. L'annuncio arriva con l'incontro tre il presidente della Bulgaria, Georgi Parvanov, ed il leader libico Muammar Gheddafi a Tripoli. [...] Il presidente bulgaro ha tenuto un incontro di un'ora col colonnello Gheddafi che, fra gli altri temi, pare abbia affrontato anche il controverso caso. "Tutto può risolversi purché non ci siano provocazioni, specialmente se i colloqui col ministro degli esteri bulgaro vanno nella direzione giusta", ha affermato Shalgam. La soluzione è nelle mani del sistema giudiziario. "Come ovunque nel mondo, la giustizia avrà l'ultima parola" ha detto ai reporters fuori della tenda del colonnello Gheddafi. Ma, ha aggiunto, "un accordo fra le famiglie ed i bulgari sarebbe benaccetto". La Bulgaria si è a lungo opposta a pagare un indennizzo perché equivarrebbe ad ammettere che le infermiere, che afferma che siano innocenti, siano, in effetti, colpevoli. All'inizio di questa settimana, il commissario alle relazioni estere UE, Benita Ferrero-Waldner, si è recata a Tripoli per discutere il caso col leader libico. L’UE si è impegnata a fornire l'ospedale di Bengasi, dove l'infezione di massa si è verificata, l'esperienza dell'Europa per fronteggiare l'HIV. Shalgam ha accolto la mossa, ma ha detto che non tiene conto della condizione di centinaia di bambini, mentre dimostra una gran preoccupazione su quella che potrebbe essere la sorte delle infermiere "non semplicemente inumana, ma...Un doppio standard".
Domenica 29 maggio, Il presidente della Bulgaria incontra gli ammalati di HIV libici.
Il presidente della Bulgaria ha visitato i bambini con l'HIV libici durante un viaggio teso a salvare le infermiere bulgare condannate a morte per averli infettati. Il presidente Georgi Parvanov si è recato all'ospedale di Bengasi, dove l'epidemia è scoppiata nel 1999. Cinque infermiere bulgare e un medico palestinese sono state condannate per aver deliberatamente iniettato sangue infetto a 430 bambini dei quali già circa 50 sarebbero morti. La Suprema Corte Libica dovrà decidere circa l'appello alle sei di giovedì. [...] Il signor Parvanov ha affermato di aver visitato i bimbi contagiati a Bengasi, nella Libia orientale, "per dimostrare solidarietà" con la loro condizione. I parenti delle vittime hanno detto che ha promesso che la Bulgaria aiuterà l'Unione Europea a dotare l'ospedale cittadino delle competenze per fronteggiare l'HIV. Dopo aver visitato i bambini, il signor Parvanov è tornato nella capitale Tripoli dove ha incontrato le cinque infermiere. Il ministro degli esteri libico, Abdelrahman Shalgam, ha detto che la pena di morte nei confronti delle infermiere potrebbe venir fatta decadere se tutte le parti coinvolte raggiungessero un consenso. Quando però Parvanov è arrivato nel paese, venerdì, i parenti dei bambini hanno tenuto una protesta all'aeroporto di Tripoli, chiedendo la morte delle infermiere. La Bulgaria si è a lungo opposta a pagare un indennizzo perché equivarrebbe ad ammettere che le infermiere, che afferma che siano innocenti, siano, in effetti, colpevoli.
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prinz_eugen
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Spedito - 01/06/2005 : 21:36:06
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Copio-incollo da repubblica.it sempre su segnalazione di Amnesty International.
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Tripoli, 11:57
LIBIA-BULGARIA: CONTAGIO AIDS, TRIPOLI RINVIA SENTENZA La Corte suprema libica ha rinviato al 15 novembre la sentenza sull'appello presentato dai legali delle cinque infermiere bulgare e del medico palestinese, condannati a morte con l'accusa di avere contagiato centinaia di bambini con il virus dell'Aids. Con una decisione inattesa il presidente dell'alta corte, Ali al-Alous, ha spiegato il rinvio con la necessita' di un'ulteriore riflessione su un caso che ha incrinato i rapporti tra Unione europea e Tripoli.
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pietro
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Spedito - 02/06/2005 : 07:47:14
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Ammirevole la tua costanza, ma pensi davvero che a qualcuno interessi molto (o almeno rammenti) la situazione delle 5 infermiere (e del medico palestinese)?
Come non ricordare quell'altro argomento nel vecchio forum: http://www.bulgaria-italia.com/bg/forums/topic.asp?TOPIC_ID=1909 con 234 interventi (pur con qualche doppione) ed addirittura 6840 letture!
Purtroppo sono finiti i tempi in cui, senza e-mail e senza mouse, si scendeva personalmente in piazza cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica ed il messaggio lo si gridava a viva voce, anche prima delle vacanze estive...!
Già...sono solo ricordi..."Io credo che quest'anno andrem tutti i montagna, perché il sangue del Vietnam le nostre spiagge bagna!"
Ora invece si pensa basti qualche asettico "Click rivoluzionario" col mouse...pochi minuti per spedire qualche e-mail alle varie ambasciate ed a qualche organizzazione internazionale, naturalmente limando, pesando e scegliendo accuratamente le parole e poi ...voilà...la coscienza è a posto.
Ed ancora ..."La Corte suprema libica ha rinviato al 15 novembre la sentenza sull'appello".
Ohhh, ma allora... "imam mnogo vreme"..."poleka...poleka"!
C'è tutto il tempo per le vacanze ed al ritorno: ancora una volta lì...col mouse a portata di mano.
Mah!
Pietro.
P.S. Questo 3d ha raggiunto 50 letture, ma cambia forse qualche cosa? |
Modificato da - pietro on 02/06/2005 07:54:29 |
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prinz_eugen
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Spedito - 02/06/2005 : 14:40:55
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quote:
Ed ancora ..."La Corte suprema libica ha rinviato al 15 novembre la sentenza sull'appello".
Ohhh, ma allora... "imam mnogo vreme"..."poleka...poleka"!
C'è tutto il tempo per le vacanze ed al ritorno: ancora una volta lì...col mouse a portata di mano.
Preferisco rimanere strettamente in tema, Del resto non m'importa minimamente commentare. Più che sarcasmo la decisione della Corte Suprema libica, suscita in me speranza. In questo forum si può tranquillamente dire che le cinque infermiere ed il medico sono state "arrestate per estorsione"; in quest'ottica la Corte Suprema libica poteva benissimo confermare la condanna a morte, tanto per mettere più paura ai (pochi, temo) diplomatici che stanno trattando per la loro liberazione, più o meno come quando l'anonima sarda taglia le orecchie alle proprie vittime. Ha deciso di rimandare la decisione, segno a mio avviso, che dovrebbe mancare un accordo solo sulla "cifra" del riscatto. Al di là del metodo e di una fantomatica difesa dei principi del diritto internazionale, secondo me, l'importante è una cosa sola: liberare i sei ostaggi. Questo dal MIO punto di vista, certo che altri sei mesi nelle carceri libiche...! |
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klaudio
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Spedito - 02/06/2005 : 21:47:29
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quote: Inviato in origine da pietro
Ammirevole la tua costanza, ma pensi davvero che a qualcuno interessi molto (o almeno rammenti) la situazione delle 5 infermiere (e del medico palestinese)?
Come non ricordare quell'altro argomento nel vecchio forum: http://www.bulgaria-italia.com/bg/forums/topic.asp?TOPIC_ID=1909 con 234 interventi (pur con qualche doppione) ed addirittura 6840 letture!
Purtroppo sono finiti i tempi in cui, senza e-mail e senza mouse, si scendeva personalmente in piazza cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica ed il messaggio lo si gridava a viva voce, anche prima delle vacanze estive...!
Già...sono solo ricordi..."Io credo che quest'anno andrem tutti i montagna, perché il sangue del Vietnam le nostre spiagge bagna!"
Ora invece si pensa basti qualche asettico "Click rivoluzionario" col mouse...pochi minuti per spedire qualche e-mail alle varie ambasciate ed a qualche organizzazione internazionale, naturalmente limando, pesando e scegliendo accuratamente le parole e poi ...voilà...la coscienza è a posto.
Ed ancora ..."La Corte suprema libica ha rinviato al 15 novembre la sentenza sull'appello".
Ohhh, ma allora... "imam mnogo vreme"..."poleka...poleka"!
C'è tutto il tempo per le vacanze ed al ritorno: ancora una volta lì...col mouse a portata di mano.
Mah!
Pietro.
P.S. Questo 3d ha raggiunto 50 letture, ma cambia forse qualche cosa?
Caro Pietro, io non ho mai smesso di dedicarmi a questa vicenda,che più appare disperata e più ne sono stimolato. Una manifestazione,dici? Fissiamo un posto e una data,diciamo davanti all'ambasciata libica a Roma e a seguire chiediamo udienza a palazzo Chigi o al ministro degli Esteri? Io posso ospitare a casa 3 persone che vengano da lontano e sono disponibile ad aprire una sottoscrizione con 100 euro per finanziare l'alloggio di altri. Poi un pò di gente in loco penso di raccoglierla. Ma vorrei chiedere al webmaster di riportare in questo forum la discussione da te citata: http://www.bulgaria-italia.com/bg/forums/topic.asp?TOPIC_ID=1909 che,se mi è consentito,rappresenta un documento attuale nella storia del sito e non una scartoffia d'archivio. Klaudio |
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klaudio
Utente
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Spedito - 03/06/2005 : 18:57:54
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Quanto alla petizione rimessa al colonnello Gheddafi non ho avuto alcun riscontro diretto. Solo un presso che impercettibile segnale che è stata meditata,ricavato dall'iter della ricevuta di ritorno della raccomandata internazionale. Dopo un paio di mesi,non avendo ricevuto alcunchè,inoltrai reclamo alle poste italiane,senza esito. Replicai il reclamo e,curiosamente, ricevetti una telefonata con la quale una gentile funzionaria mi contestò di non aver apposto l'indirizzo completo del destinatario,nel reclamo e,supponeva,sulla busta. Supponeva bene,le risposi,ma ritenevo che Tripoli Libyan Arab Jamahirija fosse sufficiente per il postino libico... Con voce dalla quale traspariva un certo imbarazzo replicò a sua volta che le poste italiane si sarebbero rivolte a quelle libiche ma non poteva garantirmi niente perchè l'ambasciata libica di Roma,per esempio,respinge regolarmente tutte le raccomandate A.R. Due giorni dopo mi è pervenuta a casa la ricevuta di ritorno e,ritenendo di conoscerne abbastanza la mentalità tortuosa,ne ho dedotto che i libici avevano voluto riflettere prima di ammettere che la lettera era stata letta.
Confermo che la sentenza attesa per giugno è stata rinviata a novembre (il tempo per gli arabi non ha lo stesso significato che per noi),presumibilmente a seguito della visita (era ora!) che il presidente bulgaro Georgi Parvanov ha reso a Muhammar el Gheddafi l'ultimo week end di maggio. Risulta che Parvanov sia stato accolto all'aeroporto da una manifestazione spontanea (leggasi: accuratamente organizzata dalle autorità libiche) dei parenti dei bambini morti. Dopo un breve colloquio con il suo omologo libico,Parvanov ha visitato l'ospedale pediatrico di Benghasi ed infine ha potuto incontrare le infermiere. La questione non sta nella scarsa forza politica della Bulgaria,quanto piuttosto nella monetizzazione che il governo libico si ripropone di ottenere dalla situazione,spremendo il più possibile sia dalla Bulgaria che dall'Unione europea. E' mia ferma convinzione,che sarebbe idiota da parte del governo bulgaro mantenere la posizione fin qui assunta,e cioè che un congruo risarcimento sarebbe un'ammissione di colpevolezza. No,per l'opinione pubblica internazionale si tratterebbe solo di un riscatto versato ai discendenti dei pirati saraceni di infausta memoria. L'alternativa sarebbe un'altra battaglia di Lepanto,ma se poi non si presentano?
Klaudio
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prinz_eugen
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Spedito - 04/06/2005 : 11:53:41
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quote: Inviato in origine da klaudio
Caro Pietro, [...] Una manifestazione,dici? Fissiamo un posto e una data,diciamo davanti all'ambasciata libica a Roma e a seguire chiediamo udienza a palazzo Chigi o al ministro degli Esteri? [...] Poi un pò di gente in loco penso di raccoglierla. [...] Klaudio
Basta scegliere un giorno con un qualche significato, poi chi c'è c'è. Sia che si tratti di quattro gatti, che di una folla inferocita, l'importante è almeno dimostrare solidarietà coi sei ostaggi, ben sapendo che poco dipende da noi. |
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klaudio
Utente
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Spedito - 06/06/2005 : 12:22:52
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quote: Inviato in origine da prinz_eugen
quote: Inviato in origine da klaudio
Caro Pietro, [...] Una manifestazione,dici? Fissiamo un posto e una data,diciamo davanti all'ambasciata libica a Roma e a seguire chiediamo udienza a palazzo Chigi o al ministro degli Esteri? [...] Poi un pò di gente in loco penso di raccoglierla. [...] Klaudio
Basta scegliere un giorno con un qualche significato, poi chi c'è c'è. Sia che si tratti di quattro gatti, che di una folla inferocita, l'importante è almeno dimostrare solidarietà coi sei ostaggi, ben sapendo che poco dipende da noi.
Sono d'accordo sul chi c'è c'è,possiamo sperare in qualche adesione sia pure con riserva,o dobbiamo fare un appello nominale? K |
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prinz_eugen
Utente
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Spedito - 08/06/2005 : 19:01:41
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Quale potrebbe essere una data prossima con un significato particolare per la Libia? Ma che festeggiano laggiù? |
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klaudio
Utente
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Spedito - 11/06/2005 : 13:45:39
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quote: Inviato in origine da prinz_eugen
Quale potrebbe essere una data prossima con un significato particolare per la Libia? Ma che festeggiano laggiù?
Che so,la fine del Ramadan (per tutti i musulmani),l'anniversario della rivoluzione... Posso informarmi meglio,ma non posso fare a meno di rilevare l'indifferenza che continua ad accogliere ogni sforzo del trio Pie-Pri-Kla. D'altra parte c'è da capire che l'argomento referendario costituisce una prova di coscienza sociale di livello ben superiore a questo...  Klaudio |
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prinz_eugen
Utente
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Spedito - 12/06/2005 : 20:03:37
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quote:
Ma che festeggiano laggiù?
Che so,la fine del Ramadan (per tutti i musulmani),l'anniversario della rivoluzione...
Klaudio [/quote]
La fine del Ramadan è meglio lasciarla perdere: dovremmo rimandare più o meno a fine novembre... Il problema è che tra luglio ed agosto...Chi festeggia qualcosa di diverso dalle proprie vacanze? |
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prinz_eugen
Utente
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Spedito - 12/06/2005 : 20:09:38
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Per chi si vuole dilettare con l'inglese un altro resoconto sulle novità di fine maggio/inizio giugno: http://www.cnn.com/2005/WORLD/africa/06/07/libya.trial.reut/index.html Con tanto di foto di una manifestazione...LIBICA...
Si viene anche a sapere che, nel frattempo, il processo ai polizziotti per le torture, si è concluso. Tutti assolti...Ecco perchè non ha fatto notizia. |
Modificato da - prinz_eugen on 12/06/2005 20:16:59 |
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prinz_eugen
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Spedito - 19/08/2005 : 10:33:10
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Riporto pari-pari qualche aggiornamento ricevuto da Paolo Pignocchi di Amnesty International, che a sua volta rilancia un'agenzia stampa dell'Associated Press ed un articolo della BBC:
...alcune nuove sui casi....
saluti paolo
L'ambasciatore libico in Gran Bretagna, Mohammed al-Zaway, ha affermato che i sei operatori medici stranieri (5 infermiere bulgare e un medico palestinese) condannati a morte in Libia nel maggio 2004 lo scorso anno), potrebbero godere di amnistia se il governo bulgaro decidesse di optare per il versamento del "prezzo del sangue" (diya) alle famiglie dei bambini infettati con il virus dell'HIV: la legge islamica prevede che pagando le vittime, in casi di omicidio, si possa impedire la sentenza di morte. Precedentemente la Bulgaria aveva sempre rifiutato le richieste della Libia di risarcimento per le famiglie delle vittime.
L'esito di questo processo, atteso per il prossimo novembre, più volte in passato, è stato posto sul piatto della bilancia da parte di molti esponenti politici europei per concedere alla Libia l'ingresso nel Partnerariato Euromediterraneo (la Libia è stato osservatore dal 1999).
Libya Urges Bulgaria to Pay Blood Money
By KHALED EL-DEEB Associated Press Writer
The Associated Press
TRIPOLI, 18 august 2005 - Libya called on the Bulgarian government to negotiate the payment of blood money to win amnesty for five Bulgarian medics and a Palestinian sentenced to death for allegedly infecting 400 children with the virus that causes AIDS.
Libya has come under intense pressure from Europe and the United States to free the medics, amid accusations by human rights groups that the government concocted the charges against them to cover up unsafe practices in its hospitals and clinics.
The six medical workers, rounded up in 1999, were sentenced to death in May 2004 on charges they infected the children with HIV-contaminated blood in an experiment to find a cure for AIDS. Libya said about 50 of the infected children have died. But in May, a court postponed a ruling in the defendants' appeal of their convictions until November, raising hopes that Libya might free them.
Libya's ambassador to Britain, Mohammed al-Zaway, said Wednesday the Bulgarian government should negotiate with the families of the victims to decide on a "diya," or blood money, which Islamic law allows to be paid to victims in murder cases to prevent a death sentence.
Bulgaria has rejected previous Libyan calls for it to pay compensation to the victims' families.
"An agreement with the families of the children would reflect positively on the case according to Islamic law," al-Zaway said after talks with U.S and British officials in Tripoli.
"The amount that the Bulgarian government agrees on with the family is not an issue for us. The important thing is the families' agreement," he told The Associated Press.
He added that Libya "will not accept arrogant language from the West."
The six defendants have complained of torture during interrogations, saying they were jolted with electricity, beaten with sticks and repeatedly jumped on while strapped to their beds. Two of the Bulgarian nurses said they were raped. All the nurses are women. In June, a Libyan court acquitted nine police officers and a doctor accused in the torture.
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Il governo bulgaro rifiuta di versare il "prezzo del sangue": pagare un risarcimento alle famiglie delle vittime significherebbe riconoscere la colpevolezza degli operatori sanitari, ha affermato il Ministro degli Esteri bulgaro Ivailo Kalfin. La Bulgaria si dichiara pronta ad aiutare a "risolvere il problema umanitario", ma non a pagare il prezzo del sangue.
Story from BBC NEWS: http://news.bbc.co.uk/go/pr/fr/-/2/hi/africa/4163476.stm
Bulgaria shuns Libyan cash call
The Bulgarian government has rejected Libyan demands for "blood money" in order to secure the release of five nurses held since 1999.
The women were sentenced to death in 2004 for deliberately infecting nearly 400 children with HIV-infected blood.
Bulgaria believes that to pay any money would be to accept the women's guilt - something it has refused to do.
However, it has hinted at offering humanitarian assistance to the children in an attempt to resolve the situation.
Foreign Minister Ivailo Kalfin said he was ready to "assist in solving the humanitarian problem" but would not pay blood money, according to the Associated Press news agency.
"The payment of indemnity to the families is a humanitarian matter that I by no means link with any guilt of the Bulgarian medical workers in Libya," added.
Mr Kalfin said he expected to announce fresh measures to deal with the problem with the help of both the US and European governments.
"I don't want to raise false expectations, but we will think of what more can be done," he told Reuters news agency.
Six years in jail
The nurses, along with a Palestinian doctor, were detained following the outbreak at a hospital in the eastern city of Benghazi.
Of the children affected, about 50 have since died.
The Libyan government has faced intense pressure from Europe and the US to free the nurses, amid accusations they were wrongly convicted.
Experts, including Luc Montagnier, a co-discoverer of the virus, say the Aids epidemic broke out because of poor hygiene at the Benghazi hospital where the incident took place.
They also say the infection spread before the nurses' arrival at the hospital.
Despite the US and others condemning the convictions, Tripoli has so far refused to bow to pressure, and a Libyan High Court decision on whether the women can appeal their sentences has been put back until November.
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Modificato da - prinz_eugen on 19/08/2005 10:56:33 |
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prinz_eugen
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klaudio
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Spedito - 20/08/2005 : 21:54:53
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Grazie,Marco,per le notizie. Io ne ho di ufficiose,il tempo di controllarle poi ne riferisco. Klaudio |
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prinz_eugen
Utente
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Spedito - 03/09/2005 : 12:00:25
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Ricevo tramite Paolo Pignocchi di Amnesty International, ed inoltro:
LIBIA: COE, NO A CONDANNA A MORTE PER INFERMIERE BULGARE
(ANSAmed) - BRUXELLES, 26 AGO - Di ritorno da una visita di tre giorni in Libia, Tony Lloyd, responsabile dell'assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa (Coe) per il caso delle cinque infermiere bulgare condannate a morte a Tripoli con l'accusa di aver infettato con il virus dell'Aids oltre 400 bambini libici, ha osservato che le infermiere sono "chiaramente innocenti" ed ha auspicato che le autorità libiche non aggiungano "una seconda tragedia a quella già avvenuta". Il parlamentare socialista britannico si è detto comunque soddisfatto degli incontri che ha avuto con diversi membri del governo libico, compreso il ministro degli esteri Abdelrahman Shalgam. Lloyd ha ricordato che i paesi europei si sono già impegnati per le cure dei 426 bambini contagiati durante un'epidemia di Aids scoppiata nell'ospedale di Bengasi nel 1999. E in ogni caso la condanna a morte di "innocenti", ha commentato, "in nessun modo allevia le sofferenze dei bambini e delle loro famiglie". La Corte suprema della Libia si esprimerà il prossimo 15 novembre sull'appello avanzato dalle 5 infermiere e da un medico palestinese, pure coinvolto nel caso. I sei condannati sono imprigionati in Libia da circa sei anni e mezzo.
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prinz_eugen
Utente
Messaggi 444 |
Spedito - 13/10/2005 : 22:56:02
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L'Assemblea Parlamentare del Consiglio d'Europa il 6 ottobre scorso ha votato una bozza di risoluzione per chiedere alle autorità libiche la scarcerazione delle cinque infermiere e del medico palestinese. La risoluzione raccomanda inoltre i paesi europei di assegnare la priorità ai rapporti bilaterali con la Libia. Il documento, redatto da Tony Lloyd, rappresentante del comitato per le questioni legali ed i diritti umani, contiene inoltre un rapporto sulla violazione dei diritti umani in Libia e l'inumano trattamento del personale medico.
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Agenzia giratami da Paolo Pignocchi, Amnesty International.
Oct. 6
LIBYA/BULGARIA:
PACE Calls on Libya to Release Bulgarians on Death Row
A draft resolution, expected to be adopted Thursday by the Parliamentary Assembly of the Council of Europe, will call on the Libyan authorities to release the death-sentenced Bulgarian medics and a Palestinian doctor and secure a fair trial.
The resolution recommends European countries to assign top priority to their bilateral relations with Libya.
The document was prepared after Tony Lloyd, Rapporteur of the Committee on Legal Affairs and Human Rights, presented a report on human rights violations in Libya and the inhuman treatment of Bulgarian medical staff. The 5 Bulgarian nurses and a Palestinian doctor were sentenced to death a year ago on charges of intentionally causing an AIDS outbreak at a Benghazi children's hospital, sparkling cries of foul from Bulgaria and its allies the United States and the European Union. The court ignored world-renowned AIDS experts testimony that the outbreak started before the medics began working at the clinic.
(source: Sofia News Agency)
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milena
Utente
Messaggi 502 |
Spedito - 14/10/2005 : 09:58:12
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LA fine del Ramadan si festeggia in novembre? LE altre feste libiche (Klaudio parlava dei festaggiamenti della rivoluzione) quando cade?
Vogliamo, prima del processo, preparare una lettera all'ambasciata libica e portarla ufficialmente, con tanto di bandiera bulgara e magari UE?
Possiamo contare sull'appoggio di Amnesty International?
Come organizzare qualcosa per contribuire alla causa?
Milena
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klaudio
Utente
Messaggi 4621 |
Spedito - 14/10/2005 : 11:34:39
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quote: Inviato in origine da milena
LA fine del Ramadan si festeggia in novembre? LE altre feste libiche (Klaudio parlava dei festaggiamenti della rivoluzione) quando cade?
Vogliamo, prima del processo, preparare una lettera all'ambasciata libica e portarla ufficialmente, con tanto di bandiera bulgara e magari UE?
Possiamo contare sull'appoggio di Amnesty International?
Come organizzare qualcosa per contribuire alla causa?
Milena
Il Ramadan è il nono mese del calendario lunare musulmano durante il quale i fedeli osservano il digiuno dall'alba al tramonto come mezzo di purificazione fisica e spirituale. Rappresenta il mese sacro in cui al profeta Mohammed fu rivelato il Corano. Il digiuno di Ramadan prevede l'astensione assoluta da cibo, bevande,rapporti sessuali,piaceri corporei (compreso il fumo) come specificato nel Corano. tramite il digiuno, i musulmani intendono accostarsi alle sofferenze dei poveri,mentre l'astinenza dai rapporti sessuali e da altri piaceri carnali li predispone alla purificazione spirituale,alla contemplazione ed alla preghiera. Il calendario islamico (hgira) è più corto di undici giorni rispetto al nostro calendario gregoriano,perciò il Ramadan e tutte le altre feste islamiche cadono ogni anno undici giorni prima rispetto all'anno precedente. Il mese sacro si conclude circa 30 giorni dopo, con l'Eid Al Fitr,che dura tre giorni. Per determinare l'inizio del mese, la nuova luna deve essere vista ed osservata da testimoni musulmani.
Le festività pubbliche in Libia,sono: dicembre-gennaio: Aid al-Fitr 2 marzo: Dichiarazione della Jamahiriya marzo-aprile: Ras as-Sana, Tabaski 11 giugno: Evacuazione delle basi militari straniere giugno-luglio: Aid al-Moulid 1 settembre: Giorno della Rivoluzione 26 ottobre: Commemorazione dei Defunti
La più importante festa laica della Libia è il Giorno della Rivoluzione,festeggiato con una settimana di sfilate,parate militari e comizi. In tale occasione convengono nella capitale bande popolari,cavalieri fantasisti,musicisti e diversi gruppi militari; è consuetudine che il colonnello Gheddafi tenga un discorso sulla Piazza Verde (ex Piazza Italia).
Trovo eccellente l'idea della lettera,di Milena. Per Amnesty International mi rimetto a Prinz Eugen,per quant'altro offro la mia disponibilità. Klaudio
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pietro
Moderatore
Messaggi 1710 |
Spedito - 14/10/2005 : 13:23:28
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quote: Inviato in origine da milena
Vogliamo, prima del processo, preparare una lettera all'ambasciata libica e portarla ufficialmente, con tanto di bandiera bulgara e magari UE? Come organizzare qualcosa per contribuire alla causa? Milena
Si potrebbe fare... magari non solamente davanti all'Ambasciata a Roma, ma in contemporanea davanti ai Consolati di Libia a Milano e Palermo. Ambasciata di Libia : Via Nomentana 365, Roma Consolato di Libia: Via Baracchini 7, Milano Consolato di Libia : Via della Libertà 161, Palermo Basta non essere solo in tre...come nella commedia musicale “Rinaldo in campo“. Che ne dite? Pietro. |
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